IL MUSEO CIVICO
è un museo comunale, convenzionato con la Regione Abruzzo, diffuso all'interno del Borgo e dal 2018 fa parte dell’ANPM (Associazione Nazionale Piccoli Musei). è composto da 7 spazi espositivi che ripropongono la vita e la tradizione di un tempo a Castel del Monte. La visita si realizza in un itinerario culturale, ideato a fine anni '80 da Maurizio Gentile, che abbinato alle chiese, offre una esauriente conoscenza della storia e dell’arte del borgo.
Per info e prenotazioni
340.7299369
Il forno del ballo e il forno del colle
Due dei tre antichi forni comunali del paese utilizzati all’inizio del ‘900, dove le donne si recavano per cuocere la "targiata", una forma di pane semi-ovoidale di dimensioni superiori a quelle attuali, contrassegnata da un simbolo di riconoscimento: iniziali della proprietaria o rametti di rosmarino. Il suo nome si deve al fatto che nel suo esterno c'è una piazzola dove le donne erano solite sostare per attendere la cottura del pane, ingannando il tempo raccontando vecchie e nuove storie, ma soprattutto ballando.
La casa antica
Testimonianza della vita familiare delle popolazioni rurali; raccoglie oggetti datati in un'epoca compresa fra la fine dell'800 e il 1953, data ultima in cui la casa fu abitata, ed ognuno di essi racconta piccole storie della vita familiare: una società patriarcale, dove però la donna aveva un ruolo predominante, di grande responsabilità a causa dell'assenza prolungata degli uomini pellegrini, con i loro armenti in terra di Puglia.
Il lavoro dei campi
Una terra arida quella di Castel del Monte, che per essere coltivata aveva bisogno di un lungo lavoro di spietramento. L'esposizione è stata allestita all'interno di un grottino e documenta l'attività agricola di Castel del Monte, dando particolare rilievo al binomio inscindibile uomo-animale.
L'arte della lana
è il museo dedicato alla cultura della lana, così importante a Castel del Monte, da far si che la famiglia dei Medici vi impiantasse un palazzo con un loro delegato che a partire dal ‘500, per quasi 200 anni, si occupava di commerciarla con Firenze e con le principali corti europee. All'interno, tra abiti e coperte tipiche, spicca un telaio a pedale tra i vari fusi.
La pastorizia
La pastorizia ripercorre la storia della transumanza mettendo in mostra vari oggetti che servivano per gli alpeggi durante il tragitto verso le Puglie e indumenti tipici dei pastori con la ricostruzione di uno "stazzo", che veniva costruito ogni notte per ricoverare le bestie in cammino.
Museo Francesco Giuliani
Francesco Giuliani nacque a Castel del Monte il 5 aprile 1890. Un pastore come tanti, abituato agli spazi aperti dei pascoli tra i suoi monti, ma anche dedito a momenti di riflessione trascorsi in casa a scrivere. Ci ha lasciati numerosi poesie e scritti. Tra questi una raccolta di narrazioni ispirate ad antiche superstizioni, “La notte delle streghe”, dalla quale è stata tratta una suggestiva rappresentazione teatrale dialettale itinerante, che dal 1996 si svolge in notturna nel centro storico del borgo castellano. La sua creatività si è rivelata anche nell’arte di intagliare il legno. Il museo Francesco Giuliani è un omaggio al pastore, artista e poeta con esposizione di suoi libri ed opere di intaglio raccolte dal Comune insieme alla famiglia.
La transumanza
Castel del Monte, inserito tra i Borghi più belli d'Italia, vanta la sua tradizione di "capitale dei pastori", un’economia dalle origini antichissime sulla quale si fonda la comunità castellana. Notizie di greggi transumanti ci arrivano infatti sin dalla dominazione romana. I tratturi, che ricalcano il preesistente reticolato viario romano e poi medioevale, venivano percorsi per permettere alle greggi di spostarsi dai pascoli d'alta quota di Campo Imperatore verso il Tavoliere delle Puglie nei rigidi mesi invernali.